Monday, April 28, 2014

Phoenix Suns 2014-2015: 50%


Otto partite di Regular Season 2014-2015, due mesi passati e oramai stappata la bottiglia di champagne per augurarci un buon 2015.

4 vittorie e 4 sconfitte il che significa un 50% tondo di record, 1.5 gare sotto la soglia playoffs e finalmente Joel Embiid entra nelle grazie dei nostri tifosi, amareggiati ad inizio anno per la partenza di Plumlee.

Se questo fosse il blog di Dido, il post finirebbe qui.

Ma non è cosi e vi beccate un pò di informazioni.


La partenza della stagione è un pò preoccupante perchè perdiamo a casa nostra contro i Warriors in una gara dove non siamo mai realmente in partita.

Perdiamo 103-96 e sentiamo che il nostro pubblico è freddo, quasi indifferente ai nuovi arrivati.

C'è qualcuno con la maglietta di Plumlee, quasi provocatorio, mentre l'esordio dei 3 nuovi ragazzi (Embiid, Vonleh e Gentile) non è entusiasmante.

Ci attende poi una bella trasferta a Miami dove siamo massacrati dai Miami Heat probabilmente ancora inferociti dall'uscita in finale di Conference che ha spezzato i loro sogni di 3peat.

La sconfitta 104-82 ci preoccupa non tanto per il risultato e lo 0-2 di partenza stagionale, ma per la terribile sensazione che non siamo più in grado di trovare ritmo.

I nostri leaders bucato terribilmente, con Barnes autore di soli 9 punti (record negativo da quando è ai Suns) e Dragic con 8 punti e 1-8 da tre punti.

Ma sappiamo che c'è un aspetto positivo e arriva proprio da li dove volevamo avere segnali: i rookies.

Embiid segna 14 punti con 13 rimbalzi, Vonleh segna soli 6 punti ma con 3-3 dal campo e 11 rimbalzi.

Gentile fa 7 punti con 2 triple e 1-2 ai liberi.

Insomma perdiamo, ma ci si comincia a rendere conto di avere in squadra il materiale giusto.


Sentiamo però che manca qualcosa e ci viene così in mente, guardando tra i Free Agents, di aggiugnere Derek Fisher, 40enne reduce dal suo sesto anello.

Il vecchio pescatore porta prima di tutto entusiasmo e non potendo reggere più di qualche stralcio di partita, diventa la nostra guida in panchina.

Con queste premesse arriva la prima vittoria della stagione contro Memphis davanti al nostro pubblico che su un and one di Embiid comincia ad accettare le scelte societarie e godersi i suoi nuovi idoli.

Barnes risorge con 26 punti, 8 rimbalzi e 9 assist, trainati anche da Dragic con 20, 4, 11 e si vince 96-91.

Ma non finisce qui perchè mettiamo su altre due vittorie di prestigio conto i  Knicks, 103-98 e a Los Angeles contro i derelitti Lakers 123-109 in una partita dove Barnes segna 33 punti davanti al suo idolo Kobe, l'unico Lakers a crederci.

Dopo 3 vittorie di fila però arrivano 2 sconfitte.


Perdiamo a San Antonio 90-87 in una gara molto tirata, dove crediamo di farcela per poi cedere all'esperienza di Duncan e compagni.

Arriva poi una brutta imbarcato all'overtime contro i Wizards, nonostante la prima gara monstre di Embiid con 11 punti e 18 rimbalzi conditi con 4 stoppate.

Niente siamo di nuovo sotto il 50%.

Ma sappiamo cogliere le nostre opportunità e così ospitiamo per batterli i 76ers, domati 112-108 in una grande sfida Wiggins-Barnes, Carte Williams-Dragic e Noel-Embiid.

Non siamo più le squadrette dell'anno prima, perchè ora i nostri giovani sono cresciuti e le scelte al draft ci hanno regalato giocatori di qualità.

Torniamo così al nostro 50% che ci permette di giocarci l'accesso ai playoffs ora che si comincerà a fare sul serio.


Stiamo crescendo piano piano, ma molto meno lentamente dell'anno scorso, compromesso totalmente dalla partenza.

I nuovi ragazzi sono pronti a dare il loro, seppur ancora acerbi in alcuni aspetti.

Embiid dimostra di essere a livello NBA senza dubbi per quanto riguarda la difesa e i rimbalzi viaggiando a 11.2pp 11.9 rimabalzi e 2.9 block per game.

Pieno di limiti, sia chiaro, tra cui il tiro a più di 3 metri da canestro, che credevo affidabile, invece ancora da lavorare per bene.

Ma è sicuramente già pronto per fare la differenza e con la sua etica di gioco sono convinto possa diventare uno dei migliori.

Vonleh è acerbo in attacco, ma ha sicuramente un buon piazzato e a rimbalzo ci garantisce già ottime performance (7.1pp, 8.1 rimbalzi e 1.5 block).

Gentile gioca poco ma per ora sembra pronto a garantirci 6 punti a gara e pericolosità.


Il dato negativo è quello della percentuale di tiro bassina (41.8%), figlia di una macchina ancora non troppo oleata.

Ma siamo miglorati enormemente in difesa passando da 106 punti concessi di media a 98 punti a gara e siamo diventati una corazzata di rimbalzi con quasi 50 a partita (terzi nella Lega).

Ora Boston per superare il 50% di vittorie, li dove gioca il nostro ex Plumlee, che però purtroppo non sarà in campo perchè infortunato.




Wednesday, April 23, 2014

Phoenix Suns 2014-2015: abbiate pazienza

Ragazzi scusate l'assenza... presto su queste pagine sarete aggiornati.. ho giocato 6 gare della nuova stagione ma sono incasinatissimo, quindi non ho tempo per scrivere qualcosa di decente... e buttarla lì non mi  va...

prossimi giorni scrivo!! non temete!! non ho mollato... anzi! rilancio!

Tuesday, April 15, 2014

Phoenix Suns 2014-2015: Roster



Chiudiamo questa estate 2014 con un ultimo sussulto di mercato: Spediamo Markieff Morris più la nostra 2nd scelta 2016 a San Antonio in cambio della loro 1° scelta 2015.

Il fratello gemello di Marcus non era più compatibile in un sistema dove vogliamo tenere Frye, far crescere Vonleh e dare sporadici spazi anche a Barnes e Marcus Morris nello spot di 4.

Per completare il roster peschiamo dai FA un amico carissimo del coach Barba.

Lo troviamo lì a spippacchiare nella sua roulette e gli chiediamo "Adam, ti va di farti un pò di panchina"

Ci risponde "Si dai 500ml dollari mi servono proprio che sono al verde e non ho la roba verde che mi serve".


Ed ecco il roster dei Phoenix Suns 2014-2015:

Starters:

PG: Goran Dragic

SG: Archie Goodwin

SF:  Harrison Barnes

PF:  Channing Frye

C:    Joel Embiid

bench:

G: Nemanja Nedovic, Dionte Christmas, Alessandro Gentile

F: Noah Vonleh, Marcus Morris, Adam Morrison

C: Alex Len


L'idea è quella di poter alternare diversi giocatori in rotazione a seconda delle necessità.

Unici 2 giocatori sopra i 30 minuti saranno Dragic e Barnes, Goodwin e l'esordiente Embiid giocheranno 25' o poco più.

Sostanzialmente l'unica Ala Grande di ruolo è Vonleh che con 20 minuti e qualcosa in più darà il suo contributo dalla panchina e poi, a seconda della risposta in termini di "maturità", sarà in campo nei finali. Con lui e Embiid abbiamo una potenzialità di rimbalzo clamorosa.

Diventa play di riserva Nedovic dopo un primo anno buono e si giocherà 10-12 minuti per permettere a Dragic di rifiatare.

Ruolo chiave per Morris, convincente l'anno prossimo e prima riserva di Barnes o all'accorrenza AP con Barnes da 4, per un quintetto atletismo e velocità.

Pronto sugli scarichi dovrà essere Christmas, capace l'anno scorso di mettere a segno 6.9 punti a partire con 2 triple di media a partita.

Spendo due parole su Gentile, che avrà quest'anno per adattarsi. Inizialmente giocherà non oltre i 12-15 minuti a gara e sostanzialemtne da tiratore, ma su di lui ho ottime idee per il futuro.

Ha esperienze in competizioni molto più dure rispetto ai suoi colleghi esordienti in NBA, potrebbe venir fuori il suo carattere forte nei momenti decisivi.


Around the League

Cambiamenti epocali non ci sono stati, i grandi nomi hanno rifirmato. I principali e sostanziali rinnovamenti o rafforzamenti sono questi.

- I Bulls firmano Pau Gasol

- Miami prende Paul Pierce per vendicarsi dell'uscita in finale di conference

- I Lakers smantellano. Perdono Gasol, ma scelgono Harris con la 5° chiamata, firmano Lowry e Marion. "waiting for 2015 free agency"

- Dallas appare la più interessante con la scelta di Parker alla 1° chiamata e l'aggiunta di Gortat e Varejao.    Per il tedesco un pò meno di lavoro sotto il tabellone.

- Pellicans senza scelte firmano però Deng, dando un pò di difesa ad una squadra che attende ancora l'esplosione

- Houston fa il colpo dai free agents firmando Mirotic.

- I Thunder pescano (incredibilmente) alle 30° chiamata Dante Exum. Giocherà da 2?

- I Clippers pescano invece Marcus Smart.

- Philadelphia alla 4° chiamata prende su Wiggins, inspiegabilmente ignorato dai Magic che alla 3 chiamano Young. Squadra giovanissima, ma Carter-Williams, Wroten, Wiggins, T.Young e Noel sono un buon core su cui costruire.


Ci aspetta un inizio di livello altissimo con le prime 3 gare contro Golden State, Miami e Memphis... non c'è tempo per il rodaggio.

Obiettivo: Playoffs!





Monday, April 14, 2014

NBA DRAFT 2014 pt.2



Ho appena scelto Joel Embiid come seconda chiamata al Draft.

Si è avverato un sogno, il giocatore su cui puntavo da inizio stagione, per il quale ho deciso di eliminare alcuni giocatori per assicurarmi un supporto adeguato.

Osservavo i suoi movimenti in post, il suo istinto per la difesa, l'intelligenza e lo spirito di sacrificio.

Mi ricordava grandissimi del passato con un fisico da giocatore moderno.

Per me è uno di quei giocatori attorno ai quali, con pazienza, si può costruire un gruppo vincente.

Ed è mio, nella mia squadra, contento di giocare in Arizone, in un team di giovani, improntato sul futuro.

Ma non sono contento.


No, non lo sono perchè durante questa stagione è successa una cosa inaspettata, che mi avrebbe dovuto far cambiare idea.

Miles Plumlee doveva essere una buona riserva da 20 minuti a gara, in grado di dare fisicità sottocanestro, caricarsi di coprire il ruolo qualora Embiid fosse stato carico di falli o stanco o ancora troppo giovane e inesperto.

Invece è esploso come uno dei leader della squadra, uno dei centri più promettenti, con non pochi paragoni con Marc Gasol.

14.2 punti a partita, 10.2 rimbalzi a gara, oltre 1 assist di media e 1.4 stoppate a partita per 28 minuti a gara con il 64% dal campo e il premio di 6th uomo dell'anno.


No, non esattamente uno da tenere per tappare i buchi di una promettente stella.


So che non potrà mai coesistere con Embiid, se non magari in un primo anno dove far giocare entrambi 25 minuti a gara e vedere chi dei due prenderà il posto di titolare e poi scambiare l'altro... ma non posso aspettare un altro anno di transizione, ho bisogno di vedere oggi la squadra di domani e lavorare su un progetto definito da tempo.

Ok so cosa devo fare e la correttezza verso chi ti ha dato tanto prima di tutto.

Esco dalla sala del Draft e faccio una chiamata:


Me: "Ciao Miles"

MP: "Ciao Presidente"

Me: "Senti hai visto che ho preso Joel alla seconda chiamata?"

MP: "Si ho visto, che ti devo dire?"

Me: "Niente volevo solo chiederti questo, anche se credo di sapere la tua risposta: giocheresti come backup un altro anno e vediamo come vi trovate con Joel?"

MP: "Preseidente io ti stimo, ma per me è il momento di spingere e assicurarmi un minutaggio elevato. Voglio dimostrare di poter migliorare i risutlati della stagione successiva, non me la sento di fare il backup".

Me: "Ok ho capito. Lo temevo, ma credo di aver fatto la scelta migliore per la squadra e la città".

MP: "Unica cortesia: ti chiedo di non mandarmi in un posto dimenticato da Dio, in una squadra senza speranze e avvitata in una eterna lotta alla lottery. Mi piacerebbe andare dove c'è una tradizione vincente. Puoi farlo?"

Me: "Si tranquillo. Ci avevo già pensato".


Attacco il telefono.

Rubrica.

E parte un'altra chiamata...


SPOILER: http://s15.postimg.org/zaod7nw0b/picks.jpg

Saturday, April 12, 2014

Phoenix Suns summer 2014: Lottery and Mock Draft
















1) Mavericks - Jabari Parker

2) Suns - Andrew Wiggins

3) Magic - Marcus Smart

4) 76ers - Joel Embiid

5) Lakers - Dante Exum

6) Bucks - James Young

7) Clippers - Julius Randle

8) Bobcats - Tyler Ennis

9) Celtics - Rodney Hood

10) Kings - Shabazz Napier



Friday, April 11, 2014

Phoenix Suns 2013-2014: Season is over!

E' finita!! questa stagione terrificante è finita... finalmente (non ce la facevo più, ndr).

Avevamo 3 partite da giocare e come detto ci portiamo a casa un 2W e 1L di tutto rispetto, considerando quello che ci è successo.

Prima di tutto avevamo la sfida con i Lakers a casa nostra, partita tra squadra da lottery, ahimè.

Però il fascino di Kobe è sempre il fascino di Kobe.

 

Ce la giochiamo alla grande, in un continuo up and down di punteggio.

28-26 per loro al primo quarto, 52-50 per noi all'intervallo, 80-76 sempre nostro nel terzo quarto e una bella vittoria 112-107.

Gara che vede Goodwin in grado di segnare, davanti a Bryant, 34 punti, Plumlee in doppia doppia, oramai costante ma ahimè, nonostante la vittoria brutte notizie.

Nel quarto periodo si infortunano sia Barnes (fino ad allora con 15 punti, 4 rb e 5 assist) che Plumlee.

Harrison cade male dopo un contrasto e si lussa la spalla, Plumlee prende una bella distorsione.

Il giorno dopo respondo:

Barnes fuori nelle ultime 2 gare della stagione con una lussazione spalla destra, Plumlee 1 settimana fuori per distorsione caviglia sinistra.

 

Questo significa che la partita con Houston abbiamo fuori 2 giocatori che insieme mettono su 40 e passa punti, 18 rimbalzi e una decina di assist a gara.

Come potrà mai finire con la squadra più forte della Lega?

126-119 per loro, in una gara dove non siamo mai in partita, ma non ci cancellano completamente, nonostante ci manchino praticamente i 2 giocatori più determinanti, insieme a Dragic che oltre mettere 23 punti 6 rimbalzi e 12 assist non può fare.

 

Torna Plumlee per l'ultima sfida in casa Kings e domina Cousins, nonostante una buona partita del collega di ruolo.

Ma Miles è fenomenale mettendo su 24 punti e 13 rimbalzi, e limitando Cousins a soli 12 punti con 9 rimbalzi.

Vinciamo facile 109-94 e chiudiamo la stagione con un misero, ma poteva andare molto peggio, 10-19, penultimi nella Lega e con lo stesso record dei Mavs.

 

Ma facciamo un bel carico di premi stagionali:

- Barnes è il Most Improved Player registrando 23.6pp, 5.2rb, 6assist, 1.1stl, e 1.1blk

- Plumlee è il 6th man of the year: 14.2pp, 10.2rb, 1.7assist, 1.4blk

- Goodwin (17.6pt, 3.3rb) è nel secondo quintetto All Rookie 2014 insieme a Len (6pp, 5.9rb)

- Barnes è anche nel terzo quintetto All NBA Team 2014.

Insomma niente male per una stagione cominciata 0-10 con una squadra che sembrava senza speranza.

 

I campioni NBA 2014 sono gli Oklahoma City Thunder che vincono in finale 4-1 con i Bulls, che avevano clamorosamente eliminato gli Heat del ancora una volta MVP James.

 

Ci tuffiamo dunque in questa estate 2014 dove puntiamo sul Draft per costruire un gruppo vincente, abbiamo 3 scelte, visto che sia i Wizards che gli Indiana Pacers hanno fatto i Playoffs, più una top scelta nostra.

Prima di lasciare la stagione passata ecco una breve considerazione dei miei giocatori:

- Goran Dragic voto 6.5: Comincia la stagione un pò in difficoltà, con tournovers e tiri unpò forzati, ma alla fine è uno dei migliori passatori della lega con 9.7 assist a gara. Trova la sua dimensione avendo a disposizione almeno 3 opzioni offensive, ma onestamente mi aspettavo fosse più leader.

- Archie Goodwin voto 7: Anche lui, come tutti, soffre un inizio terribile, ma la sua media punti si è alzata vertiginosamente di settimana in settimana, arrivando a quasi 18 a gara. In difesa deve ancora lavorare, così come sulla mentalità di squadra in frangenti cruciali, ma è sicuramente uno scorer di gran classe e ben sopra le aspettative.

- Harrison Barnes voto 7.5: Entrato (seppur come riserva di un infortunato) nell'All Star Game, fa parte del 3° quintetto NBA, Most Improved Player, 9° nei marcatori. Che altro volete? E' il trascinatore della squadra, il mio investimento migliore con possibilità di portarci ai vertici se supportato da un grande cast.

- Markieff Morris voto 5: Ahimè uno dei giocatori che mi ha deluso. Gioca quasi 26 minuti a gara ed è stato tutta la stagione sul filo del nervosismo chiedendo più minuti. Detto questo non è poi in grado di andare oltre i 3.2pp e i 4.5rimbalzi. Dovrà lavoare e rompere di meno.

- Alex Len voto 6: Acerbo in attacco e ancora da far lavorare, ma giocando 20 minuti a gara è in grado di prendere quasi 6 rimbalzi a partita. Diciamo che su di lui c'è da lavorare, ma la giovane età ne giustifica le carenze.

- Miles Plumlee voto 7.5: Punta di diamante della squadra con la doppia doppia di media ma soprattutto la sensazione di avere il prossimo Marc Gasol. Completo, deve solo migliorare l'esperienza in campo. Già corteggiato da diverse squadra (Lakers, Celtics e Dallas) che in stagione non la smettevano di offrirmi giocatori per lui.

- Marcus Morris voto 6.5: il fratello gemello da invece il suo. E' anche lui da seguire per perfezzionarlo, ma promette di poter essere un cambio di Barnes e all'occorrenza anche un 4 undesized di ottimo livello.

- Dionte Christmas  voto 6: 14 minuti a gara e triple dagli scarichi. Cambio di Goodwin che da continuità nello stile di gioco. Limitato ma fa il suo.

- Channing Frye voto 5: Mi sarei aspettato di più da un veterano come lui. In campo 18 e passa minuti ma in grado di segnar appena 4.5pp. L'ho tenuto per la sua esperienza, per guidare i giovani, ma al momento sembra non stare al passo. Ci parlerò.

- Ish Smith voto 5.5: Mah a parte lamentarsi per il minutaggio non ha fatto granchè. Meglio di lui Nedovic che credo proprio l'anno prossimo prenderà il suo posto come play di riserva numero 1. Non credo lo rinnoverò visto che ha la team option.

- Nemanja Nedovic voto 6.5: Ancora più acerbo di Len se possibile, ma con appena 9 minuti a gara è sui 3.8 punti a partita con una prestazione da 18 punti in una gara. Tiro da tre affidabile, qualche lacuna in difesa ma buona visione di gioco. Anno prossimo mi fiderò di lui senza dubbio.

Wednesday, April 9, 2014

Phoenix Suns 2013-2014: Ultimi sussulti di stagione

Faccio un salto a Kentuky dopo l'All Star Weekend per dare un occhio a questo Julius Randle, considerato una top 5.
In campo balzano agli occhi tutti i pregi e i difetti in pochi minuti.
Pregi: Fisico pronto a giocare in NBA, robusto e scolpito quanto serve; Aggressività una spanna sopra la media dei colleghi collegali; Tecnica sopra la media per i pariruolo (AG); Istinto per il rimbalzo e movimenti veloci per la stazza.
Diffetti: Braccia corte, tiro dalla media pressochè inesistente, movimenti in post rivedibili, aggressività a volte rischia di sfociare in falli rapidi.
Insomma c'è un pò di tutto, tra cui la convinzione che da subito si avrà un giovane in grado di prendere rimbalzi e difendere di aggressività, ma sicuramente farà molta fatica a segnare finchè non lavorerà sulla tecnica di tiro.
Senza un jumper è troppo facile da marcare.
Ma il pregio migliore è sicuramente aver lavorato un anno con Coach Calipari, uno dei migliori.
Sono abbastanza convinto che una pescata dalla 4-5 in poi non sia per nulla sprecata, anche se ci vorrà pazienza, ma è sicuramente un candidato ad essere un futuro All Star.
Best Case Scenario: Chris Webber
Worst  Case Scenario:Kenneth Faried


Intanto tra quelli più grandi c'è una stagione regolare verso la conclusione.
Giochiamo con Boston a casa nostra e viene fuori una gara bellissima.
Partiamo in difficoltà con Rondo e Sullinger sopra le righe, mentre noi siamo vaghi al tiro, non abbiamo continuità ed escono fuori tutti i nostri difetti in difesa.
Non molliamo però, restando in scia e sorpassando i Celtics nell'ultimo quarto con il nostro gioco da tre e una difesa più attenta che limita i verdoni a soli 19 punti nell'ultimo quarto.
La prima sconfitta post All Star arriva a Charlotte, contro dei Bobcats motivati in piena lotta per il 6th posto nei playoffs in una east coast confusionaria. Perdiamo 112-100 in una gara dove siamo sempre a tiro, ma non sembriamo mai in grado di prendere il comando.
Qualche giorno dopo atterriamo a Miami in una partita sulla carta impossibile.
Siamo quotati 10 a 1 per la vittoria, praticamente non sembra esserci storia.
Invece andiamo a riposo 56-50 per noi. Miami sembra non contenere il nostro entusiasmo e il tiro da fuori ci consente di ributtarli indietro.
Tutto però fino al quadro periodo.
Gli heat chiudono i ranghi e con un James in versione MVP (33 punti 7rb 5as) si riportano sotto dopo due minuti di parziale 10-2 e poi sopra con un quarto periodo da 28-15 per loro. Finisce 102-98 per gli Heat, nonostante i 28 di Barnes, i 26 di Goodwin e i 18+14 di Plumlee. Altro livello, purtroppo.
Ci sfoghiamo così sui 76ers qualche giorni dopo, facendone un po quello che vogliamo e finendo 114-102 per noi, con una prestazione da 31 punti per Goodwin, che verrà eletto rookie del mese di marzo.
Plumlee viene molto limitato in attacco da Noel, che lo costringe ad un 5-12 dal campo, considerando la media del 64% al tiro il nostro centro lo subisce moltissimo.
Dopo aver relegato i 76ers all'ultima posizione della Lega, andiamo a Minnesota per una severa ripassata. I lupi sono affamati e in piena lotta per il 5 posto ad ovest. Non c'è storia in una partita giocata ad una velocità folle (128-117) che ci vede soccombere senza essere mai in partita.
Unica nota positiva i 18 punti di Nedovic.
Entriamo così nell'ultimo mese di stagione regolare con il nostro record di 8-18 e 3 gare al termine.
Aspettiamo i Lakers, in fondo alla western conferenze, praticamente uno scontro diretto.
Poi andremo a Houston ad affrontare la squadra più in forma della Lega e chiuderemo a Sacramento.
Diciamo che fare un 2-1 sarebbe una bella soddisfazione per chiudere l'anno con 10 vittorie.


Friday, April 4, 2014

Phoenix Suns 2013-2014: All Star break


Approfittiamo della pausa dell'All Star Weekend per fare un pò il punto della situazione.

Prima di tutto sulle ultime quattro gare (rispetto al precedente aggiornamento) che sintetizzerei con un bel 2-2 e palla al centro.

Vinciamo dominando contro i Bucks della promessa Antetokounmpo, sicuramente futuribile, ma ancora troppo discontinuo e contro di noi soffre moltissimo Barnes su entrambi i lati del campo.

Andiamo a Toronto con la voglia di vincere la 4a gara consecutiva, ma dopo aver tenuto sotto i Raptors per 3 quarti, imbarchiamo acqua nel quarto periodo.

De Rozan è caldissimo, mentre noi cominciamo a non segnare più nulla e affondiamo.

108-99 per Toronto e si conclude così il mese di Gennaio.


Febbraio è il mese in cui ospitiamo i Thunder, secondi ad Ovest all'inseguimento dei Rockets.

Teniamo per due quarti, ma teniamo proprio bene, grazie a un Plumlee da 5-5 al campo e 9 rimbalzi, andiamo sopra di 6 all'intervallo.

Poi nel terzo quarto ci massacrano senza proprio possibilità di reagire.

Durant e Westbrook sono devastanti, ma Lamb e Butler sono altrettanto pronti quando i loro capitani non possono prendersi un buon tiro.

38 punti in un quarto e finale scontato.

121-98 è l'impietoso resoconto, ma io voglio leggere segnali positivi dalla mia truppa.

Abbiamo giocato con personalità 2 quarti con una delle squadre più forti della Lega, l'anno prossimo arrivamo a giocarne 3, così magari tra 2 anni ce la giochiamo fino alla fine.

Quindi chiudiamo la partita stringendo loro la mano e facendo tanti auguri per la rincorsa al titolo.


Pochi giorni dopo arrivano i Mavs, in piena lotta per accedere ai Playoffs.

E' una gara ostica dove partiamo in debito clamoroso di esperienza, ma finiamo con una strapotenza fisica che emerge proprio nel quarto periodo.

Una partita in sostanziale equilibrio, decisa dalla miglior partita in carriera per Plumlee, il nostro centro emergente, ancora una volta in doppia doppia con 28 punti e 11 rimbalzi.

Si vince 107-103 ed è la nostra 6th vittoria della stagione (6-15), importante perchè ci porta finalmente ad abbandonare il ruolo di "cenerentola" della Lega, ceduto con soddisfazione ai 76ers.

Dopo la partenza 0-10 è un segnale importante per noi che dalla prima vittoria con i Clippers abbiamo proseguito un cammino di 6W e 5L.


Così la pausa per l'All Star Game, che ci regalerà belle emozioni di cui parlerò in seguito, ci permette di analizzare un pò la situazione.

Primi di tutto mi chiedo dove siamo al momento.

La risposta è in un momento di progressiva consapevolezza dei nostri mezzi, i ragazzi stanno imparando a giocare assieme e ognuno sta ricavandosi il proprio ruolo all'interno di una situazione sempre più competitivamente positiva.

Dal punto di vista della classifica paghiamo l'inzio disastroso, ma il fatto di aver recuperato e continuare a migliorare, rende quel periodo ancora più formativo di quanto potrebbe essere un semplice inizio altalenante.

Abbiamo capito che per vincere bisogna volerlo.


Le otto partite che ci restano dovranno confermare questa crescita o almeno solidificare le basi che abbiamo messo in questi 2 mesi.

Il rischio è sempre quello di tornare all'idea di inizio stagione, ma credo che i ragazzi hanno la forza di guardare avanti.

Non dico che vadano tutti bene così e quest'estate non mi spenderò sul mercato, ma dico che ognuno sta dimostrando quello che può fare e starà poi a me capire se e come modificare questo "ecosistema".


Le soddisfazioni non stanno tardando ad arrivare e questo sicuramente aiuterà la nostra crescita.

Soddisfazioni che sono, nello specifico, il riconoscimento della crescita di Plumlee, in grado di mettere su 13.8 punti a partita e 9.8 rimbalzi a gara, cifre che lo pongono, secondo NBA.com subito dietro il gruppo dei top 5 centri nella Lega.

Archie Goodwin ha portato la sua media punti a 16.5 ed è dietro solamente Burke e Oladipo nella classifica marcatori delle matricole.

Portiamo 4 giocatori al Rising Stars (Barnes, Plumlee, Len e Goodwin), dove Barnes porta all'overtime la sua squadra, perdendo poi contro il team di un Lillard clamoroso (partita simulata).

Il sabato invece il nostro Dragic partecipa allo Shootin Stars, insieme a Curry, Gallinari, Anderson, Lillard e B.Beal.

Ed ecco il video della fase finale!!

https://www.youtube.com/watch?v=LgyO4b9CPWs&feature=youtu.be


Il giorno dopo la soddisfazione più grande: Harrison Barnes viene mandato come riserve all'All Star Game per sostuire un infortunato, ed esordisce così nella partita delle stelle.

Gioca solo 3 minuti senza segnare neanche un punto (simulata), ma al secondo anno di NBA, dopo la stagione scorsa un pò sotto le aspettative, è sicuramente una mezza impresa.


Potrei parlarvi anche di alcuni prospetti futuri che sono andato ad osservare, ma per oggi vi risparmio, magari i prossimi giorni.


Wednesday, April 2, 2014

Phoenix Suns 2013/2014: #yeah

Ho visto giocare Kansas University.
Finalmente ho visto Embiid e Wiggins su un campo di pallacanestro a pochi metri da me.
L'impressione è ottima per entrambi, anche se probabilmente nella nostra squadra vedrei meglio uno dei due in particolare.

Andrew Wiggins è uno dei più clamorosi atleti sul pianeta.
Elevazione, primo passo, rapidità nei movimenti, coordinazione e velocità nella corsa penso di non averle mai viste a questi livelli.
Chiaramente la pallacanestro è altra cosa, ma vedendolo giocare hai proprio l'impressione che se questo qui capita nella squadra giusta, dove sanno affiancargli buoni mentori, in un paio d'anni hai un'arma letale, quasi senza punti deboli.
Pieno di lacune tecniche al momento, tra cui le più evidenti sono il ball handling, in particolare con la mano sinistra e i movimenti spalle a canestro.
Uno dei fattori più critici è la sua scarsa propensione ad attaccare il ferro con continuità, relegandosi spesso a ruoli di secondo piano, deve mettere su aggressività.
Sono convinto delle sue prospettive e sinceramente su di lui si può puntare senza problemi.
Best scenario: Paul George / Tracy McGrady
Worst scenario: Rudy Gay

Joel Embiid avrà un impatto immediato potenzialmente meno travolgente di Wiggins, ma la sua potenzialità, alla lunga, è sicuramente altissima e per me, se regge il fisico e rispondo come deve, sarà un dominatore.
Anche lui dotato atleticamente in maniera sopraffina per essere un 7 piedi, corre e salta, si muove a velocità ben oltre la media dei pariruolo.
L'istinto è sopraffino, specialmente in difesa, dove probabilmente è già pronto per l'NBA.
In attacco al momento ha più lacune da colmare, se pur già pieno di movimenti in post (è dotato di piedi clamorosi, sembra un pugile) e un jumper abbastanza affidabile entro i 6 metri, dovrà lavorara sicuramente per aumentare il suo arsenale.
Inoltre necessità di qualche chilo in più per poter fare a sportellate con i vari Howard, Hibbert, Jordan e vari, mentre atleticamente se li mangia già oggi a colazione.
Non gli manca la dedizione ad apprendere e ascoltare, considerando che prima di 3 anni fa non aveva mai visto una palla a spicchi.
Lui e Exum sono decisamente i due su cui punterei di più per costruire una squadra vincente.
Best scenario: Hakeem Olajuwon
Worst scenario: DeAndre Jordan

Da Lawrence prendo un aereo per New York dove approdano i miei ragazzi dopo la fantastica vittoria contro i Brooklyn.
Siamo in forma e lo dimostriamo subito con un primo quarto dove teniamo a bada i Knicks orfani di Anthony.
Il nostro unico problema è JR Smith che riporta sempre sotto i suoi.
Andiamo alla pausa di metà gara 50-44 per noi.
L'aria è quella giusta, dove ognuno fa il suo. Un primo tempo in cui ognuno ha avuto il suo spazio, ha saputo passare e ha saputo prendere i tiri giusti.
Plumlee già in doppia doppia (10pt 10rb).
Terzo quarto e siamo ancora avanti, entrando negli ultimi 12 minuti sopra di 4 (68-64).
Ed è proprio questo il momento in cui vediamo disintegrasi quello che di buono abbiamo fatto.
I Knicks sono nelle mani di Felton, Stoudemire e JR Smith, mentre noi ci affidiamo troppo a Barnes, che risponde male oggi e andiamo sotto di 9 quando mancano 5' al termine, 81-72.
Decidiamo però, tutti assieme, di non lasciarla andare via questa gara.
Il Madison comincia a pensarla vinta, ma noi no e Dragic con 2 triple consecutive ammutolisce il clima precocemente festoso.
Ci riavviciniamo e questa volta Barnes mette un andone che vale il -1 a 45" dal termine.
Timeout NY 91-90 per loro.
I Knicks si affidano a Stoudemire, ma Plumlee è superlativo non lasciando spazio e prendendo il 12esimo rimbalzo. Ora lo chiamiamo noi il timeout a 21" dal termine.
Siamo entrambi in bonus.
Palla a Dragic che segue lo schema per liberare Barnes sul lato debole.
10" al termine, sotto di uno.
Barnes prova a entrare, supera JR e subisce un fallo che lo manda in lunetta a 6" dal temine.
Il resto lo vedete qui: https://www.youtube.com/watch?v=USQE0m5py84&feature=youtu.be


Insomma è impresa dei miei giovani ragazzi che rimontano 9 punti in 5 minuti e trovano la forza di portare via la partita al Madison.
Oltre alla singola vittoria, che per noi è la prima back-to-back win, i dati sono confortanti.
Abbiamo tenuto i Knicks a soli 91 punti con il 41% dal campo, dopo aver tenuto i Nets a 101.
Ottimo considerando che la nostra amara media punti subiti si aggira intorno ai 112 a gara.
Nel mese di Gennaio siamo 4-3 come bilancio vittorie sconfitte e siamo a 1 gara dal perdere il primato di cenerentola della Lega (76ers sono 4-14).
Giochiamo finalmente in modo corale e tutti sono coinvolti, a seconda delle proprie capacità.
Altro dato di grande orgoglio è la corsa sempre più costante di Plumlee a sesto uomo dell'anno, con una media di 11.8 punti a gara e 9.7 rimbalzi, praticamente doppia doppia costante.
Dragic è l'altro uomo delle doppie doppie con 13.5 punti e 9.4 assist a gara (primo della lega).
Barnes è il certo MIP dell'anno con 24.3 punti, 4.8 rimbalzi e 5.7 assist a gara.
Ma non basta: HB40 viene votato giocatore della settimana ad Ovest, con una media di 34 punti da lunedì a domenica.
Meglio no?