Wednesday, February 26, 2014

Consultation


Breaking News: Cominciano le consultazioni per scegliere la squadra.

Monday, February 24, 2014

The Answer Press Conference, San Francisco


"Genili amici, cari signori, colleghi e giocatori di questi Golden State Warriors.
Ho deciso di intraprendere questa avventura partendo dalla mia passione per il mare. Sono arrivato qui a San Francisco ascoltando il rumore del mare, l'odore di porto e quel cigolio delle barche ormeggiate.
Presa la squadra in mano ho cercato da subito di creare un gruppo vincente, sapendo di dover interpretare un modo di giocare diverso da quello congeniale alle mie caratteristiche.
Quindi ho scelto la strada facile.
Lo scambio Aldridge x Lee che ha praticamente svuotato il mio reparto scelte per i due anni successivi, per molti è stata la mia vittoria, ma oggi so essere stata l'inizio della sconfitta".

The Answer fa una pausa, tira fuori una serie di appunti e spunta fuori, subito rubato dai flash, un foglio con scritto Draft Class 2014 e 2015.
Criptico prosegue.

"Mentre i miei Warriors trovavano l'amalgama, continuavo a guardare le gesta dei vari Wiggins, Embiid, Parker, per citare i più noti, ma anche i meno in vista sui quali avrei volentieri scommesso.
Piano piano è pesato non avere scelte in questi 2 draft, in questo regno di passaggio dalla Bryant era alla matura Durant-James era con la possibilità di scorgere nei più giovani 'the next big thing'.
Ho portato avanti la squadra girandomi dall'altra parte, pensando che infondo avevo dei giovani da far crescere. 
Verissimo.
Ma tranne forse 2-3 giocatori, mi sono accorto di avere solamente dei fenomeni, una squadra già in grado di vincere e nessuno stimolo arrivando sempre più vicino all'estate".

The Answer beve e sembra pronto a darci le sue conclusioni.

"Ho deciso quindi prima di affrontare le ultime serie di Playoffs, di tornare sui miei passi, ammettere l'errore formale e non continuare senza stimoli, senza passione.
Voglio vincere, ma voglio farlo in un altro modo.
Ricomincerò con un obbiettivo più lungo, con più pazienza, con un gruppo da costruire da 0 e la voglia di vedere un orrizzonte più ampio".

Si alza e se ne va senza rilasciare domande.

L'associazione viene cancellata e si torna all'estate 2013. 

#PressConf


Tuesday, February 11, 2014

Game Break: Rulezz



Credo sia giusto dare alcune indicazioni sulla mia Associazione per condividerle con voi (fa sempre bene sapere come e con cosa giocano gli altri) e dare il mio contributo al miglioramento dell'esperienza di gioco.

 

Indicazioni Hardware:

Gioco su PC con Joypad XTrust.

 

Software:

Utilizzo i roster di Kova rivisti da qualcuno del forum di 2K su Hardware Upgrade

Draft Class 2014 by Kova (credo)

 

Impostazioni Asso:

- No Cpu trade per il primo anno

- 29 Games x season (12min)

- Playoffs 5-5-5-7

- Difficoltà: Superstar

- Velocità di gioco: 50

- Tiri liberi e non: Manuali

- Diff tiri liberi: 80

 

Sliders (Albys rivisiti): Utente/CPU  o  Entrambi


Offense
Inside Shot Success: 42/44
Close Shot Success: 42/44
Mid-Range Success: 43/45
3PT Success: 45/47
Layup Success: 47/49
Dunk in Traffic Frequency: 52
Dunk in Traffic Success: 50
Pass Accuracy: 48/50
Alley-Oop Success: 50
Contact Shot Success: 38/39

Defense
Driving Contact Shot Frequency: 100
Inside Contact Shot Frequency: 100
Layup Defense Strength TAKEOFF 65
Layup Defense Strength RELEASE: 80
Jump Shot Defense Strength GATHER 70
Jump Shot Defense Strength RELEASE: 70
Help Defense Strength: 75
Steal Success: 47/50

Attributes
Quickness: 45/45
Vertical: 46
Strength: 51/53
Stamina: 51
Speed: 54
Durability: 50
Hustle: 35/35
Ball Handling: 48/48
Hands: 39/38
Dunking Ability: 45
On-Ball Defense: 50/65
Stealing: 48
Blocking: 10/90
Offensive Awareness: 50/55
Defensive Awareness: 50/90
Offensive Rebounding: 50/40
Defensive Rebounding: 55
Consistency: 45/55
Fatigue Rate: 52
Injury Frequency: 51
Injury Severity: 50

Tendencies
Take Inside Shots: 50
Take Close Shots: 50
Take Mid-Range Shots: 60
Take 3Pt Shots: 53
Post Shots: 65
Attack the Basket: 50
Look for Post Players: 75
Throw Alley-Oops: 50
Attempt Dunks: 50
Attempt Putbacks: 65/55
Play Passing Lanes: 50/60
Go for On-Ball Steals: 50
Contest Shots: 60
Backdoor Cuts: 70/75

Fouls
Over the Back Foul Frequency: 90/93
Charging Foul Frequency: 99
Blocking Foul Frequency: 82/68
Reaching Foul Frequency: 70
Shooting Foul Frequency: 81/68
Loose Ball Foul Frequency: 90

Monday, February 10, 2014

Playoffs 2014, Round One: Game 4



 

Quando vedi certe cose capisci di essere davanti a due giocatori fuori dalla norma.

Arrivando in campo 3 ore prima della partita già trovi Curry a scaldarsi e dall'altra parte Conley, deciso a non rimanere indietro.

Tra i due neanche uno sguardo finchè non si scende in campo.

Allora tutto cambia.

Tra i due corrono sguardi, spallate e sudore da subito.

Curry è decisamente meno "fisico" e in difesa fatica su Conley che però è costretto a non lasciare il numero 30 di Golden State perchè nei primi due possessi è già partita una tripla morbidissima appena ha avuto uno spiraglio di luce.

Il primo quarto è uno spettacolo.

Una risposta da una parte e dall'altra.

Curry molto più shooter, ovviamente, Conley che impensierisce in penetrazione, sfruttando un fisico decisamente più dirompente.

Sono 12 punti per Curry e 10 per Conley quando il numero 30 dei Warriors è costretto a commettere il secondo fallo per fermare una penetrazione.

Li capiamo che qualcosa si rischia.

Abbiamo commesso un grosso errore: mandare il nostro miglior attaccante a contenere il loro miglior attaccante, in grado di entrare e prendersi facili falli.

Fortunatamente ci sono altre 2 erori della gironata.

Aldridge prende le redini del pitturato, nonsotante Gasol e Randolph non sono contenibili più di tanto, mentre Barnes gioca sul perimetro o come 4, all'occorrenza.

Il primo quarto lo chiudiamo in perfetto equilibrio 31 a 31.

I secondi 12 minuti sono i più difficili.

Barnes non riesce a tenere le redini della squadra i 4 minuti in cui Aldridge è seduto per riposare e Curry deve far scorrere un pò di tempo per rientrare dei falli.

Sono i minuti di Gasol che non è fermabile da Ezili e Speights. Andiamo sotto di 8 e segnamo 4 punti in 4 minuti.

Poi rientra Curry e ne mette altri 10 in 5 minuti, ma a 2 giri di lancette dalla fine commette il terzo fallo.

Deve uscire per forza.

Tieniamo però grazie ad Aldridge e un Barnes tornato in ritrmo. 49-51 per Memphis a metà gara.

Curry ha già 22 punti ma 3 falli, Conley ne ha 16 con 7 assist e solo 1 fallo.

Il terzo quarto non va benissimo.
Curry sparacchia e mette solo 2 punti, innervosito dai problemi di falli e forse proprio per questo commette dopo 5 minuti il quarto fallo e deve uscire nuovamente.

Siamo in difficoltà, non tanto tecnica, ma soprattutto psicologica.

Gasol è diventato il nostro problema principale perchè in attacco da molte, troppe, seconde possibilità a Memphis che ci porta ad inizio quarto quarto sotto di 7 (80-73).

Sono gli ultimi 12 minuti prima di ritrovarci a fare le valige e tornare a casa per giocarci la bella.

Si comincia subito con una tripla di Allen. Malissimo, siamo sotto di 10.
Curry perde palla e commette fallo di frustrazione per cerca di rubare la palla a Conley.

5 falli, 11 minuti e passa da giocare, sotto di due cifre.
So cazzi.

Curry resta in campo, oramai non possiamo metterlo fuori. Ce la giochiamo per altri 5-6 minuti, ma non colmiamo il gap oltre i 6 punti.
Curry segna qualcosa, ma non è quello del primo e secondo quarto e a 3 minuti dalla fine commette il sesto fallo.

Mazzata finale, a tutti gli effetti. Invece no.

Proprio nel momento in cui tutto sembra perduto Aldridge e Barnes prendono le redini della squadra. Lamarcus a rimbalzo è devastante, prendendo due fondamentali rimbalzi in attacco che permettono di riportare la squadra in parità a 39" dal termine 102 a 102.

Memphis si affida a Randolph che però sbaglia un tiro difficile.

Ci sono 15" per vincere e Golden State ha palla in mano.
Memphis difende duro su Barnes che non riesce a ricevere, palla della vittoria a Aldridge che sbaglia e si va all'overtime.
Altri 5'

Cominciamo con il miglior quintetto schierabile data l'assenza per falli del nostro miglior giocatore.

Douglas, Thompson, Barnes, Aldridge e Bogut.

Si parte subito con una tripla di Conley, ma recuperiamo e mettiamo 2 canestri con Thompson e Barnes.

Siamo sopra di 1.

Intercettiamo palla e lanciamo un contropiede di Douglas che mette il +3. 108-105.

Gasol (22 punti e 20 rimbalzi) accorcia, ma Aldridge porta a casa un andone che sembra una mazzata definitiva 111-107 con 2' da giocare.
Memphis a questo punto sente le gambe pesanti, mentre noi giochiamo alla grande in difesa e Barnes fa una roba che ricorderemo a lungo: cambio difensivo su Conley, si fa saltare, ma ruba palla da dietro e in coast to coast inchiuda una schiacciata portando 113-107 il risultato.

I Grizzlies sono sfiniti e mettono solo 1 libero su 2 quando Randolph viene fermato fallosamente.

Dall'altra parte Aldridge trasforma un fadeaway in faccia a Gasol nel nostro massimo vantaggio: 115-108.

E' finita. Per Memphis resta solo qualche libero e una tripla a 2" dal termine che però ci fa andare dritti driti al secondo turno chiudendo la serie 3 a 1 con questa splendida vittoria fuoricasa 118-112.

Aldridrge uomo match con 28p 12rb e 4 stoppate, Barnes doppia doppia con 29p e 10 assist.

Curry gioca solo 30 minuti per 6 falli ma fa 28 punti.

Si vola in Texas senza passare da San Francisco.

Spurs e questa volta si fa ancora più sul serio perchè non abbiamo il fattore campo.

Portiamone a casa almeno una delle due.

Sunday, February 9, 2014

Playoffs 2014, Round 1 (rewind pt 6)



Memphis, Tennesse.
30th April 2014.

Ascolto.Il suono è quello che adoro. Pastoso, espressivo, ogni nota sulla sua Les Paul mi fa venir voglia di continuare a seguire fino alla fine del solo.
In bocca il sapore amarognolo del luppolo della mia Pale Ale, dopo l'ennesimo sorso, alla terza pinta.
Sto ascoltando Blues, quello vero dell'entroterra nero, nel locale dove sono passati i più famosi bluesman del mondo.
Sono al mio tavolo, seduto e in disparte, arrivato poco prima con il nostro Jet privato da San Francisco.
Qui a Memphis si avvicina Maggio, uno dei mesi più vivi per questa città dell'entroterra americano. Un posto vero, di quelli dove giri per Beale St e al 143 trovi il B.B. King's Blues Club, e io, veramente, non posso non andarci una volta di passaggio da queste parti.
Di passaggio si, perchè domani dobbiamo giocare giusto una Gara 3 del primo round di questi Playoffs 2014.
Dopo la seconda partita alla Oracle Arena ho detto ai miei "Il 1 Maggio si torna a casa. Mi raccomando che a Memphis poi mi faccio prendere dalla mia passione musicale e non ne esco più".
Arrivavamo da 2 splendide partite giocate in casa, sofferte ma vinte con autorevolezza.
Game one messa in cascina grazie allo splendido allungo nel terzo quarto e aver resistito al ritorno dei Memphis, arcigni come sempre, capaci di toglierci un pò il fiato quando a 4" dalla fine mettono una bomba che li riporta sotto.
Ma Curry in lunetta mette 24 e 25 punto lasciando un tiro da centrocampo che non cambia il risultato di 91-89.
Aldridge ne mette 25 pure lui con 8 rimbalzi mentre il MIP e 6thMan Barnes ne mette 16 con 7 assist, seguito da Thompson con 13+6rb.
Game two non cambia molto nel risultato finale 92-89 con una partia però molto più intensa, divertente e piena di cambi di ritmo.
Partiamo pianissimo sengando solo 17 punti, ma nel secondo quarto torniamo sotto e nel terzo ci portiamo in vantaggio.
Golden State non scappa però, perchè Curry non è in serata (7-26 al tiro con 6 TO), Thompson ben che meno (4 soli punti con 2-13 al tiro e 0-6 da 3punti).
Ci deve pensare l'eroe della gironata, HB40, che prende i suoi sulle spalle e con 10 punti nel quarto periodo limita i danni di un Gasol e un Conley in grande spolvero.
Barnes finirà con 26 punti e due stoppate, seguito dalla solita gara convincente di Aldridge (24+8)
che sbaglia raramente un conto.
Così partiamo sul 2-0 e la possibilità (formula playoffs 5-5-5-7) di chiudere i conti e rifiatare un pò in attesa, probabilmente, degli Spurs (2-0 sui poveri eterni incompiuti Clippers).
La partita si gioca al solito in questa bolgia da Playoffs, che durante la stagione è sempre semivuota.
Cerco di rimanere concentrato anche se ieri 4 pinte mi hanno un pelo sbattuto.
Partono forte, decisamente.
Conley è una furia, con 16 punti nel primo quarto e 2 triple. Il pitturato è una zona "off-limits" per i Golden State.
Tiriamo malissimo, non conteniamo in difesa e andiamo al riposo con Memphis avanti di 18 (60-42) e con 5-5 da tre.
La sensazione dentro lo spogliatoio è quella di chi ha già perso. Punto.
Così è. Torniamo in campo, rientriamo anche a -8, ma alla fine non riusciamo mai a rientrare in partita veramente.
Finisce 99-80 concedendo il 55% a Memphis da 3 punti e giocando una partita totalmente in balia della fisicità e della spinta emotiva degli orsetti, per l'occasione diventati affamati Grizzlies.
Conley e Gasol ci distruggono con un 26+15 per il fratello di Paul e 30+9assist per Conley.
Non c'è altro da dire.
Siam bloccati a Memphis per provare a giocarci un altro match point, se falliamo dobbiamo tornare a casa a giocarci la bella.
I Grizzlies sono proprio quella squadra di cui vuoi sbarazzarti subito perchè lo sai che più giocano e più imparano il tuo gioco.

Saturday, February 8, 2014

Playoffs 2014 (rewind pt5)


                 Ci siamo... dietro l'angolo arriva il momento della verità... i playoffs 2014.
Abbiamo finito questa stagione regolare con la testa al post season. Dopo aver constatato di non poter migliorare la posizione in classifica, abbiamo dosato le forze, giocando l'ultima partita contro Portland senza Curry, Aldridge e Barnes, tenuti a riposo.
Finiamo la stagione con un record di 17W-12L vincendo la Division sui Lakers (16W-13L) e i Clippers (15W-14L).
Nel tabellone dei Playoffs siamo quarti, con il fattore campo contro i Memphis che in stagione ci hanno battuto.
Non è un primo turno facile.
Bisogna concentrarsi su questa prima sfida, poi in caso si pensa alla vincente tra Spurs e Clippers.
Un finale di stagione che ci regala parecchie soddisfazioni.
Oltre aver preso il fattore campo al primo giro, e non è poco, fioccano i premi individuali.
Curry è nel primo quintetto All NBA Team, figurando terzo come marcatori (24.8pp) e primo negli assist (9.0).
Aldridge vince il premio come miglior difensore dell'anno (2.0 block x game)
Datome entra nel primo quintetto All Rookie 2014 (6.4 pp 2.3rb 1.2as).
Ma il più premiato è ovviamente Barnes che con 18.7pp 5rb 5ass è il Most improved player e il 6th man of the year.
Si siamo la squadra più premiata.
Ora però si fa sul serio, si vedrà se i dubbi difensivi che circondando i Warriors saranno confermati e costeranno caro nei Playoffs



Friday, February 7, 2014

15-8 (rewind pt4)


                 90 a 89 per i Warriors a 14 secondi dal termine. Indianapolis, 15 marzo 2014. Un minuto prima Curry ha messo 2 tiri liberi e portato i suoi avanti di 1.
Rimessa Indiana.
Non è una sfida di Conference, ma è una partita tra due squadre giovani, futuribili, sulle quali si spendono progetti futuri e congetture su quanto, come e se arriveranno in cima.
George è stato silente per 2 quarti e mezzo, arrivando agli ultimi due giri di orologio del terzo quarto con soli 4 punti ma 6 rimbalzi e 5 assist. Indiana era sotto 69 a 58.
Poi la gara l'ha fatta lui.
Quando si stanno per giocare gli ultimi 14 secondi ha messo su 25 punti, 10 rimbalzi e 8 assist.
Su di lui, negli ultimi possessi, ha messo un pò di pressione l'astro nascente dei Warriors, Harrison Barnes, in grado di marcarlo su due possessi fondamentali che potevano portare Golden State sotto 2 possessi.
Lo sappiamo che andrà a lui la palla decisiva.
Rimessa quindi.
Lasciamo ricevere lui in punto fuori dalla linea da 3 punti. Su di lui va Barnes, l'unico con le gambe, l'atletismo e la testa per difenderlo.
Palleggia 4 secondi, pick and roll con Hibbert, va a destra. Barnes passa dietro il blocco, gli da un metro.
George non prende il tiro, ma prova ad entrare.
Raddoppio di Bogut e il 24 di Indiana è costretto a fermare il pallone.
Meno 6 secondi.
Si guarda intorno e da la palla alla sua destra a Hibbert.
4 metri da canestro, forse 3.
Hibbert ha il tiro allo scadere ma su di lui è già pronto Aldridge.
Finta, Aldridge non salta, tiro sulla sirena.
Primo ferro.
90-89 vince Golden State.

Perchè abbiamo parlato di questa partita?
Ecco forse la gara di Indianapolis ci ha lanciati verso una nuova dimensione, ci ha fatto capire quanto possiamo valere.
Ci sono state gare fondamentali fino ad ora.
La sconfitta con Miami dove abbiamo recuperato 18 punti e ce la siamo giocata fino a pochi secondi, arrivando sotto di 1.
Ancora di più la partita con i Lakers, dove D'Antoni, dopo averci visto dominare e chiudere 111-105 ha dichiarato "Golden State ti leva i riferimenti perchè ti concentri su Curry e loro giocano con Aldridge, ti concentri su di lui e c'è Barnes o c'è Thompson".

Ci siamo quindi?
Abbastanza considerando che dal 2014 abbiamo un record di 8W e 4L e siamo adesso quarti (primi nella nostra Division con 1.5 gare di vantaggio sui LAL) a 1 partita dai Thunder.
Mentre aspettiamo New York a casa nostra (-5 partite a fine stagione) il nostro record dice 15W 8L.
La gara con Indiana ci ha dato la dimensione di quello che possiamo essere e possiamo aspirare a diventare.

Giochiamo molto bene e i nostri 4 migliori marcatori mettono insieme 79 punti a partita.
Nessun'altra squadra ha così tanti punti da 4 giocatori solamente.
Curry è terzo nella classifica marcatori con 24.5pp e secondo negli assist con 9 tondi.
Aldridge è terzo nei rimbalzi con 11 a partita e Thompson porta quasi 14 punti a gara.
La realtà di cui pochi si aspettavano si potesse arrivare a questo punto è Harrison Barnes che viaggia sui 19 punti a partita 5.4 rimbalzi e 5 assist candidandosi sia a sesto uomo dell'anno ma decisamente di più a giocatore più migliorato.

Quanto questo basti per arrivare in fondo non è facile dirlo.
Per ora bisogna finire la stagione e cercare di agguantare il terzo posto per non dover trovare i Thunder, al momento primi, al secondo turno.
Poi si vedrà.

Anche perchè l'anno prossimo ci sono questi due che direttamente da Kansas...

 

 

The Amalgama da trovà (rewind pt3)

                  Si ma non si può cominciare la stagione ospitando i Clippers. Mi siedo dietro la panca dell'Oracle Arena con un bel cheeseburger, patatine e (rigorosamente) pepsi. E' l'esordio difficilissimo, pochi giorni fa abbiamo cambiato 2/3 del quintetto e già ci tocca Paul! Quella cena la digerirò il giorno dopo, forse. Asfaltati 120-93 punto.
Non so abbiamo dubbi, quanto può reggere Datome all'esordio in NBA da titolare? e Aldridge si sposa bene con Curry? Barnes come 6th uomo ci può stare?
Andiamo a Charlotte e davanti gli occhi di His Airness ci diamo una iniezione di coraggio. Si vince 92 a 84. Tiriamo ancora male, ma si riesce a difendere meglio un attacco non stellare, ma da qualcosa bisogna pur partire no? Ancora però non siamo integrati e pochi giorni dopo Memphis in casa nostra ci fa rimandare la prima vittoria in caso, distruggendo qualunque cosa passi 112-100 in una partita mai in dubbio.
Tiriamo ancora male e non abbiamo un gioco fluido. Poco conta la vittoria con Boston (103-96) perchè arriva un'altra mazzata da Phoenix (98-106) e poi inevitabile da San antonio (104-108).
Siamo 2-4 e negli sprofondi della Western Conference. Aldrige c'è a sprazzi, Curry non riesce a prendere il controllo della squadra. Thompson sembra un fantasma, Barnes dalla panca sembra l'unica cosa buona, cresciuto a quasi 20 punti a partita.

La svolta è nella partita con Washington.
Si esattamente, lo so che pensata "vabè con i Wizards", ma è proprio così.
Perchè è la partita in cui sotto 100-99 Curry mette allo scadere il tiro del sorpasso e finalmente si respira aria positiva.
Si vince anche quella dopo a Toronto 119-117 e soprattutto la gara dominata, finalmente, contro Philadelphia, vinta 106-99.
Guarda un pò le 3W di fila che ci portano a 5W 4L sono arrivate proprio quando Aldrige è passato da 18pp a 21pp con 28 di media in 3 gare.
Curry viaggia sui sui 26 circa, Barnes segue a 20, decisamente proiettato ad essere la rivelazione dell'anno.
Il resto della squadra fa il suo finalmente.
E lo fa anche nella sconfitta contro i Bulls a Chicago (111-107) perchè ce la siamo giocata fino a 40" dalla fine e contro un Rose da 40 punti.

Siamo 5-5, ottavi ad Ovest ma la fiducia c'è e piano piano vediamo miglioramenti.
L'amalgama nuova si sta formando e i Lakers saranno un altro banco di prova.

Thursday, February 6, 2014

Golden State Warriors 2013-2014 - Pre Season (rewind pt2)


                     Voglio vincere subito? no non è necessario. Voglio vincere? Si, assolutamente.
Devo trovare il modo di coniugare città favolosa, uno dei giocatori che adoro di più e uno dei giovani più promettenti con alcuni individui che proprio non sopporto. Si mi dispiace non posso vederli. Forti ok, ma io diamine non li voglio.
Allora alzo il telefono:
"Pronto?"
"Ciao Albys, scusa la chiamata nel cuore della notte ma... riflettevo..."
"Dimmi"
"Maestro, lo so che ti deluderò, per l'ennesima volta, ma ho preso una decisione... via Iguodala e David Lee"
"Ma, scusa..."
"Si si lo so, non sei d'accordo ma io non li sopporto. Sono fortissimi, va bene, sarebbero giusti li e potrei prendere la squadra così com'è. Ma non ce la faccio. Amico... non arriverei infondo capisci?"
 

- Warriors trades Andre Igoudala and '14 1st round to Phoenix for Phoenix '14 1st round, and '15 1st round.

- Warriors trades Davi Lee, '14 and '15 Suns first pick and '14 second pick  to Portland for LaMarcus Aldridge.

- Warriors trades Draymond Green and '15 2nd round pick to Detroit for Luigi Datome.

 

 

Pre Season (rewind pt1)


 

               Lo ammetto, ho un debole per i porti. Da sempre quell'odore per molti nauseabondo di particelle salate di acqua marina nell'aria misto al carburante delle barche, soprattutto quelle di piccola taglia, beh, mi fa sognare. Le costruzioni dove sai già che 30-40 anni fa venivano messe quelle piccole diavolerie di legno galleggianti a riparare, a far ingrassare per non lasciare consumare lo scavo, i casermoni altissimi che decorano i porti mi piacciono da morire. Adoro poi vedere questi segni del passato intrecciati con il moderno, i lungo mare in pietra e acciaio con ponti in movimento, strutture vetrate e dietro i vecchi depositi, le pescherie, dove un tempo si respirava forte anche l'odore del pesce. Se c'è un posto che eccelle in questo misto di paesaggio e odori veri o immaginati che sia è San Francisco Bay. Cominci a sentirlo quando sei ancora in Washington street, costeggi i parchetti sulla sinistra e arrivi li dove la città, la metropoli scende sul mare. Così percorri "The Embarcadero", il cui nome mi ricorda luoghi spagnoli, ben più vicini a casa. Sei sul lungo mare o meglio ancora "lungocosta". Puoi fermarti a prendere del vino pregiato e cucina di alta classe, o un pò di frittura di mare che sa ancora di antico. San Francisco è una città di tram (NB: peraltro dell'ATM) e salite e colori diversi. Un posto di musica, di persone mescolate in quel meltin pot che fa veramente america. Sono venuto qui per capire se veramente ho deciso. Voglio respirare l'aria e capire se è quella giusta. Lo è, senza dubbio. Già mi vedo per queste strade, l'arena del 2017 proprio qui davanti alla baia. Ci siamo! Siamo pronti 2k14 caldo. Golden State Warriors, andremo lontani.