Tuesday, May 20, 2014

Phoenix Suns 2014-2015: Run!

Quando affronti una stagione da 29 partite sai che ogni sconfitta vale doppia.
Se affronti una stagione da 29 partite ad Ovest sai che perdere è un problema.
Se affronti una stagione da 29 partite ad Ovest e punti ai playoffs sai che ogni partita persa è un disastro.
Di più: se affronti una stagione da 29 partite ad Ovest puntando i playoffs e dalla 5° alla 13° posizione ci sono 3 partite di differenza, sai che non puoi perdere.

Ma se per caso ti capita di infilare 3 vittorie consecutive può succedere di ritrovarsi dalla 10° posizione alla 6° con sette partite da giocare.
E' quello che ci è successo nel mese di marzo, dopo aver vinto con i Magic, i Pistons e i Bucks.
Tre partite con Morris infortunato ma che hanno visto i Phoenix Suns maturi, solidi e soprattutto convinti dei propri mezzi.
Barnes ha sfiorato 3 doppie doppie e viaggiato in queste 3 gare a 24.5 punti a partita, 8.2 rimbalzi e 8.8 assist.
Dragic con 7.5 assist di media in stagione è il miglior passatore della Lega, mettendo però 15.6 punti a partita, secondo marcatore della squadra, il nostro leader.

Siamo davanti ai Dallas del neo prodigio Jabari Parker, che sta viaggiando nella prima stagione NBA sui 21 punti a gara e 6.7 rimbalzi.
Semplicemente mostruoso.
Ma è cambiato il vento, perchè nonstante le cifre del fenomeno dei Mavs, questo mese il premio di rookie of the month va a Embiid, per la prima volta.
Sappiamo però che sarà dura.
Memphis è ottava con 15W e 11L, noi siamo 6° con 13W e 9L mentre Dallas ci segue con 14-10.

La cosa singolare è che gli Spurs (12°) hanno un record di 14-12, e sotto i Warriors, quinti ad Ovest con 15-10 di record, siamo tutti li.
Questo significa che da qui alla fine della stagione bisognerà sputare sangue.
Perdere significa uscire e rischiare anche di arrivare belli infondo, vincere può portarci ai Playoffs sostanzialmente dalla 5° all'8° posizione.

Abbiamo subito un derby da giocarci: prossima partita contro quei Dallas di Parker e Nowitzky, due armi letali.
Dobbiamo vincere.
 

Friday, May 16, 2014

Phoenix Suns 2014-2015: -10


Quest'anno non partecipiamo all'All Star Game, se non con i rookies nella gara delle matricole.
Un pò ci dispiace, perchè l'anno scorso ci eravamo distratti con Dragic che vinceva la gara dei tiri da 3 e Barnes chiamato come sostituto nella gara delle stelle.
Ma quando a 10 partite dalla fine della stagione vediamo che siamo in piena lotta per i Playoffs, un pò di dispiacere passa e si pensa subito alla prossima gara.

Siamo 10W e 9L ottavi parimerito con i Clippers e i Rockets, a due partite il settimo posto, al momento nella mani di Memphis.
3 squadre per un solo spot in una Conference terribili con (in ordine) Balzers, Thunder, Pelicans, Warriors, Denver e Mavs davanti.
I Lakers invece chiudono il gruppo con un'altra stagione da dimenticare... e l'età di Kobe che avanza.

Ci eravamo lasciati con la partita monstre di Barnes contro i Clippers.
Da quel 21 Gennaio abbiamo perso con i Bulls, vinto con i Raptors, vinto con i Kings, perso con i Thunder, vinto con Atlanta e i Bobcats, perso con i Pelicans e i Nuggets.
Prestazioni clamorose non si sono viste in queste gare, ma spicca una intesa di gruppo via via migliore.
I singoli fanno la loro parte, con Barnes che segna i suoi 22.8 punti a gara, Dragic distribusce assist e prende qualche tiro scottante, Goodwin è il terzo marcatore della squadra con 14 punti a gara, mentre i giovani Embiid e Vonleh crescono con il primo in grado di viaggiare quasi in doppia doppia costante (11.8 punti e 9.2 rimbalzi) mentre Vonleh segna meno (6.2 punti) ma anche lui non si risparmia sotto i tabelloni con 8 rilmbalzi a gara.
La sorpresa in positivo è senza dubbio Gentile, considerato prima del draft quasi da non scegliere è stato pescato alla prima chiamata del secondo giro da noi.
Gentile sta viaggiando a 7.5 punti a partita in poco più di 15 minuti, prendendo anche 2.8 rimbalzi.

Ci apprestiamo a chiudere questa stagione per noi fondamentale.
Andare ai Playoffs sarebbe un traguardo raggiunto anche contro molte previsioni, vogliamo farcela e queste ultime 10 gare ci diranno dove siamo e dove possiamo andare.

Friday, May 2, 2014

Phoenix Suns 2014-2015: HB40

Lo avevano criticato dopo la sconfitta con i Cavs, dove aveva segnato 12 punti con 3-18 al tiro e 5 turnovers.

Lo avevano messo dentro il calderone della squadra di giovani che non può arrivare da nessuna parte, perchè dopo 10 partite si ritrovava con un record di 5W e 5L, quindi sostanzialmente sotto le aspettative e apparentemente non in grado di migliorarsi.

Nella sconfitta a Cleveland (97-83) si erano annidati i dubbi di inizio stagione.

Le critiche per la scelta di Embiid alla seconda chiamata, quando sul tavolo c'erano ancora Wiggins e Exum, la cessione di Plumlee praticamente solo per Vonleh (9° chiamata).

Contro i Cavs Embiid prende solo 3 rimbalzi, Vonleh segna 2 soli punti con 5 rimbalzi e il nostro attacco fallisce clamorosamente tirando con il 35%.

C'era tutto questo nel bagaglio di Barnes appena atterrato a Los Angeles per giocare contro i Clippers.

 

Harrison non è uno che ama molto parlare davanti alle telecamere, uno che risponde alle provocazioni con un tweet.

Diciamo che non ha avuto bisogno di tutto ciò perchè quella sera a Los Angeles mette su la sua più grande prestazione individuale e forse al momento anche la migliore vista in stagione: 50 punti, 7 assist e 7 rimbalzi.

I suoi compagni sono quasi incantati nel vederlo giocare 40 minuti in ogni settore, senza fermarsi mai o protestare.

Non una parola, solo tiri, entrate, schiacciate, and1, triple, senza dimenticarsi dei compagni quando la situazione non può risolverla da solo.

Guardarlo vincere la partia 119-112 è uno spettacolo per gli occhi.

Un corpo progettato per questo sport con una testa che ragiona 2 secondi prima degli altri.

Il viso è sempre sereno, imperturbabile.

Non una smorfia, sembra quasi indifferente mentre il suo tabellino si aggiorna continuamente.

 

Lo vedi prendere un rimbalzo in difesa, passare la palla al suo play, correre in contropiede e ricevere il passaggio sotto canestro, praticamente al doppio della velocità dei compagni.

Il quarto quarto è un capolavoro da 18 punti con 6/7 dal campo, raddoppiato, mandato a terra per evitargli il layup.

Ma non puoi fermare Harrison Barnes se gioca così, perchè il fisico ti sovrasta e il cervello gira troppo velocemente.

 

Ci regala così la 6° vittoria in stagione, portandoci ad essere noni ad Ovest, in una conference difficilissima ma nella quale crediamo ancora di poter raggiungere i playoffs.

Gennaio è quasi finito, ci attende una prova difficile, ospitando i Bulls e i Raptors.

Poi la boa di metà stagione e cercare di capire quando siamo costretti a vincere per arrivare dove vogliamo arrivare.