Wednesday, April 9, 2014

Phoenix Suns 2013-2014: Ultimi sussulti di stagione

Faccio un salto a Kentuky dopo l'All Star Weekend per dare un occhio a questo Julius Randle, considerato una top 5.
In campo balzano agli occhi tutti i pregi e i difetti in pochi minuti.
Pregi: Fisico pronto a giocare in NBA, robusto e scolpito quanto serve; Aggressività una spanna sopra la media dei colleghi collegali; Tecnica sopra la media per i pariruolo (AG); Istinto per il rimbalzo e movimenti veloci per la stazza.
Diffetti: Braccia corte, tiro dalla media pressochè inesistente, movimenti in post rivedibili, aggressività a volte rischia di sfociare in falli rapidi.
Insomma c'è un pò di tutto, tra cui la convinzione che da subito si avrà un giovane in grado di prendere rimbalzi e difendere di aggressività, ma sicuramente farà molta fatica a segnare finchè non lavorerà sulla tecnica di tiro.
Senza un jumper è troppo facile da marcare.
Ma il pregio migliore è sicuramente aver lavorato un anno con Coach Calipari, uno dei migliori.
Sono abbastanza convinto che una pescata dalla 4-5 in poi non sia per nulla sprecata, anche se ci vorrà pazienza, ma è sicuramente un candidato ad essere un futuro All Star.
Best Case Scenario: Chris Webber
Worst  Case Scenario:Kenneth Faried


Intanto tra quelli più grandi c'è una stagione regolare verso la conclusione.
Giochiamo con Boston a casa nostra e viene fuori una gara bellissima.
Partiamo in difficoltà con Rondo e Sullinger sopra le righe, mentre noi siamo vaghi al tiro, non abbiamo continuità ed escono fuori tutti i nostri difetti in difesa.
Non molliamo però, restando in scia e sorpassando i Celtics nell'ultimo quarto con il nostro gioco da tre e una difesa più attenta che limita i verdoni a soli 19 punti nell'ultimo quarto.
La prima sconfitta post All Star arriva a Charlotte, contro dei Bobcats motivati in piena lotta per il 6th posto nei playoffs in una east coast confusionaria. Perdiamo 112-100 in una gara dove siamo sempre a tiro, ma non sembriamo mai in grado di prendere il comando.
Qualche giorno dopo atterriamo a Miami in una partita sulla carta impossibile.
Siamo quotati 10 a 1 per la vittoria, praticamente non sembra esserci storia.
Invece andiamo a riposo 56-50 per noi. Miami sembra non contenere il nostro entusiasmo e il tiro da fuori ci consente di ributtarli indietro.
Tutto però fino al quadro periodo.
Gli heat chiudono i ranghi e con un James in versione MVP (33 punti 7rb 5as) si riportano sotto dopo due minuti di parziale 10-2 e poi sopra con un quarto periodo da 28-15 per loro. Finisce 102-98 per gli Heat, nonostante i 28 di Barnes, i 26 di Goodwin e i 18+14 di Plumlee. Altro livello, purtroppo.
Ci sfoghiamo così sui 76ers qualche giorni dopo, facendone un po quello che vogliamo e finendo 114-102 per noi, con una prestazione da 31 punti per Goodwin, che verrà eletto rookie del mese di marzo.
Plumlee viene molto limitato in attacco da Noel, che lo costringe ad un 5-12 dal campo, considerando la media del 64% al tiro il nostro centro lo subisce moltissimo.
Dopo aver relegato i 76ers all'ultima posizione della Lega, andiamo a Minnesota per una severa ripassata. I lupi sono affamati e in piena lotta per il 5 posto ad ovest. Non c'è storia in una partita giocata ad una velocità folle (128-117) che ci vede soccombere senza essere mai in partita.
Unica nota positiva i 18 punti di Nedovic.
Entriamo così nell'ultimo mese di stagione regolare con il nostro record di 8-18 e 3 gare al termine.
Aspettiamo i Lakers, in fondo alla western conferenze, praticamente uno scontro diretto.
Poi andremo a Houston ad affrontare la squadra più in forma della Lega e chiuderemo a Sacramento.
Diciamo che fare un 2-1 sarebbe una bella soddisfazione per chiudere l'anno con 10 vittorie.


4 comments:

  1. Le 10 vittorie vanno raggiunte, perdere aiuta a perdere e tu non ne hai bisogno dato che la scelta buona la avrai in ogni caso. Occhio a non intestardirsi troppo sui rookie però, non saranno pronti subito...

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  2. certo dopo un primo rodaggio vedo che sia i Rookie che il team crescono bene...Goodwin sembra gia' pronto per dare serio contributo l'anno prossimo e Plumlee e barnes oserei definirli gia' delle certezze.
    Sono convinto da esperto quale tu sei del College pescherai benissimo dal draft e se rimarra' Dragic credo proprio tu sia pronto per il primo salto di qualita', chiaro che ti dovrai dare tempo, certo se poi dovesse arrivare anche il cangurino....Hai visto mai !!! E poi ci sara' il mercato....Ti aspettiamo !!

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  3. Concordo con Gensi. Perdere aiuta a perdere e questa squadra vive come un dramma ogni vittoria che fa. È la mentalità peggiore che si può instillare in una squadra (chi ha detto Toronto?) e soprattutto altera la valutazione dei giocatori. Quanto valgono i 26 di Goodwin nella sconfitta contro gli Heat? Quanto i 18 di Nedovic? Ed anche, quanto valgono i 31 sempre di Goodwin nella vittoria in una partita priva di significato?

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  4. Squadra troppo rookie addicted! Best scenario di Randle Chris Webber??!??!?!!! Ma ve lo ricordate Chris Webber a Michigan?? (ultimo timeout a parte...). Focus on la stagione, i rookie sono anche troppi!

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