Friday, May 2, 2014

Phoenix Suns 2014-2015: HB40

Lo avevano criticato dopo la sconfitta con i Cavs, dove aveva segnato 12 punti con 3-18 al tiro e 5 turnovers.

Lo avevano messo dentro il calderone della squadra di giovani che non può arrivare da nessuna parte, perchè dopo 10 partite si ritrovava con un record di 5W e 5L, quindi sostanzialmente sotto le aspettative e apparentemente non in grado di migliorarsi.

Nella sconfitta a Cleveland (97-83) si erano annidati i dubbi di inizio stagione.

Le critiche per la scelta di Embiid alla seconda chiamata, quando sul tavolo c'erano ancora Wiggins e Exum, la cessione di Plumlee praticamente solo per Vonleh (9° chiamata).

Contro i Cavs Embiid prende solo 3 rimbalzi, Vonleh segna 2 soli punti con 5 rimbalzi e il nostro attacco fallisce clamorosamente tirando con il 35%.

C'era tutto questo nel bagaglio di Barnes appena atterrato a Los Angeles per giocare contro i Clippers.

 

Harrison non è uno che ama molto parlare davanti alle telecamere, uno che risponde alle provocazioni con un tweet.

Diciamo che non ha avuto bisogno di tutto ciò perchè quella sera a Los Angeles mette su la sua più grande prestazione individuale e forse al momento anche la migliore vista in stagione: 50 punti, 7 assist e 7 rimbalzi.

I suoi compagni sono quasi incantati nel vederlo giocare 40 minuti in ogni settore, senza fermarsi mai o protestare.

Non una parola, solo tiri, entrate, schiacciate, and1, triple, senza dimenticarsi dei compagni quando la situazione non può risolverla da solo.

Guardarlo vincere la partia 119-112 è uno spettacolo per gli occhi.

Un corpo progettato per questo sport con una testa che ragiona 2 secondi prima degli altri.

Il viso è sempre sereno, imperturbabile.

Non una smorfia, sembra quasi indifferente mentre il suo tabellino si aggiorna continuamente.

 

Lo vedi prendere un rimbalzo in difesa, passare la palla al suo play, correre in contropiede e ricevere il passaggio sotto canestro, praticamente al doppio della velocità dei compagni.

Il quarto quarto è un capolavoro da 18 punti con 6/7 dal campo, raddoppiato, mandato a terra per evitargli il layup.

Ma non puoi fermare Harrison Barnes se gioca così, perchè il fisico ti sovrasta e il cervello gira troppo velocemente.

 

Ci regala così la 6° vittoria in stagione, portandoci ad essere noni ad Ovest, in una conference difficilissima ma nella quale crediamo ancora di poter raggiungere i playoffs.

Gennaio è quasi finito, ci attende una prova difficile, ospitando i Bulls e i Raptors.

Poi la boa di metà stagione e cercare di capire quando siamo costretti a vincere per arrivare dove vogliamo arrivare.

 



 

4 comments:

  1. Prestazione pazzesca. Ma occhio a non diventarne dipendenti, hai tantissimo talento e devi creare (ma sono sicuro che l'hai già fatto) un sistema di gioco che proponga divisione dei tiri e impegno difensivo. Io ho fatto 80 punti con Monta Ellis, ma la stessa stagione sono uscito al primo turno dei PO...

    Go Suns!!

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  2. M O N S T R E !!!!!
    Giu' il cappello ...che vuoi dire , alzati ed applaudi !!! grandioso...
    Grandissima vittoria poi ...per la miseria !!!! adesso si fa' sul serio coi Bulls e raptors ho la sensazione che ti giochi delle grandissime Chances di passaggio alla post season ....Go Suns !!! Aspettiamo tutti gli altri...perche' e' di tutti che hai bisogno per questa piccola impresa...

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  3. Mamma mia che numeri! Prestazione da applausi, ma soprattutto utilissima perché porta alla vittoria. Vale lo stesso discorso fatto nella scorsa stagione: quanto valgono certe prestazioni non lo determinano i numeri delle prestazioni stesse, ma il loro contesto. Questa è una prestazione monstre in una gara vera, dunque vale tantissimo!

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  4. MASSIVE PERFORMANCE. Ogni tanto la polverina magica atterra, se si posa su uno come Harrison Barnes ecco il cinquantello. Se si posa su uno come Bryant, arriva l'ottantello!

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